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Nel tempo, si è cominciato a valutare la donna per le sue capacità intellettive, per il suo intuito e per la capacità organizzativa e non solo nel suo ruolo di moglie e madre. Questo ha innescato una continua battaglia per giungere alla parità con l’uomo, battaglia tutt’altro che conclusa.

Come dice Oriana Fallaci, essere una donna è una sfida continua e mai noiosa. C’è stato un tempo in cui si combatteva per riuscire a ottenere gli stessi  livelli di istruzione degli uomini, gli stessi  lavori e lo stesso rispetto. Oggi possiamo dire di avere forse raggiunto gran parte di questi obiettivi, ma è sorta una sfida diversa, nuova e terribile. Non si può parlare solo di donne dello spettacolo di cui seguire vita pubblica e privata , ma anche di quelle che hanno studiato a lungo, che si sono laureate, che con grande fatica e umiltà hanno fatto il possibile per realizzare una carriera lavorativa brillante, e che al contempo sono mamme, e si dividono tra famiglia e lavoro, nonostante la fatica, il tempo che non basta mai, gli scarsi aiuti sociali; quelle che fanno le casalinghe e con dedizione si occupano di casa, marito, figli; quelle maltrattate, che soffrono perché  vittime di uomini-mostri. Queste sono le donne da erigere a eroine del nostro mondo, eccezionali nella loro normalità.

La donna moderna

La prima donna nello spazio nel 1963 fu Valentina Vladimirovna Tereškova, a bordo di Vostok 6 venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonurper una missione nello spazio durata quasi tre giorni interi.

La missione effettuò 49 orbite terrestri.  Pochi giorni prima era stata lanciata la missione Vostok 5 al comando del cosmonauta Valerij Fëdorovič Bykovskij. Il 19 giugno la Tereškova atterrò nelle vicinanze di Novosibirsk, dove venne accolta e calorosamente festeggiata dalla folla. Pochi giorni dopo le venne conferita a Mosca un'alta onorificenza, cioè il titolo di  Pilota-cosmonauta dell'Unione Sovietica. Del primo gruppo di donne cosmonaute selezionato nel 1962, la Tereškova fu l'unica a volare nello spazio. La sua popolarità fu grande negli anni successivi alla sua impresa spaziale. Le fu dedicato un francobollo nel 1963 e una linea di apparecchi fotografici prodotti dalla sovietica BELOMO dal 1965 al 1974 fu chiamata Čaika dal nomignolo con cui era nota.

La prima donna austronauta

L’ingresso delle donne in magistratura in Italia risale al 1963, quando la legge n. 66 regolamentò “l’ammissione della donna ai pubblici uffici ed alle professioni. Il primo concorso aperto alle candidate donne fu indetto nel maggio del 1963 , e risultarono idonee otto candidate su 187. Fino ad allora l’art. 7 della legge 17 luglio 1919 n. 1176 ammetteva le donne all’esercizio delle professioni ed agli impieghi pubblici, ma le escludeva espressamente dall’esercizio della giurisdizione:

 “Le donne sono ammesse, a pari titolo degli uomini, ad esercitare tutte le professioni ed a coprire tutti gli impieghi pubblici, esclusi soltanto, se non vi siano ammesse espressamente dalle leggi, quelli che implicano poteri pubblici giurisdizionali o l’esercizio di diritti e di potestà politiche, o che attengono alla difesa militare dello Stato secondo la specificazione che sarà fatta con apposito regolamento.

Nel 1947 l’Assemblea Costituente si trovò a decidere se riconoscere o meno alle donne il diritto di svolgere l’attività di magistrati. L’Assemblea stabilì nell’art. 51 che “Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”.

La donna magistrato

La prima donna austronauta italiana

La prima donna astronauta Italiana è Samantha Cristoforetti. Nel 2015, è la prima donna e astronauta europea che ha trascorso più tempo nello spazio in un singolo volo (200 giorni).  La prima missione cui la Cristoforetti ha preso parte, della durata di circa 6-7 mesi, è denominata ISS Expedition 42/43 Futura e ha previsto, il 23 novembre 2014, il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale a bordo di un veicolo Sojuz.  Nel programma della missione vi sono stati esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e la stampa 3D in assenza di peso in modo da sperimentare anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dover dipendere dagli invii da terra.

Il 12 febbraio 2015, durante la terza serata del Festival di Sanremo, è stata presentata un'intervista fàttale poche ore prima da Carlo Conti in collegamento con la stazione spaziale internazionale.

L'11 giugno 2015 dopo 199 giorni e qualche ora sulla stazione spaziale internazionale è avvenuto il rientro sulla Terra, in Kazakistan, alle 15:44 ora italiana. Durante la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 Futura ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni esatti).  Nel settembre 2015 è stata nominata ambasciatrice  UNICEF durante un evento organizzato dall'Aeronautica Militare.

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